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L'ombra maledetta

 


L'Ombra Maledetta 

In un piccolo villaggio nel nord d'Italia, circondato da fitte foreste, c'era una leggenda antica che metteva in guardia gli abitanti dal avvicinarsi a un castello abbandonato conosciuto come "Il Castello dell'Ombra Maledetta". Il castello si trovava su una collina isolata, circondato da pini che sembravano piegarsi al vento, sussurrando storie di cose invisibili, ma che si potevano sentire.


Gli abitanti del villaggio raccontavano che il castello fosse stato maledetto secoli fa, dopo che un pittore di nome "Leonardo Cortini" uccise la sua famiglia e bruciò il dipinto su cui stava lavorando. Prima di togliersi la vita, sussurrò parole misteriose: "L'ombra vivrà per sempre."


L'inizio


Un giorno, Elisa, una ragazza universitaria appassionata di storia e leggende, decise di visitare il castello per raccogliere informazioni sulla leggenda. Nonostante i tentativi degli abitanti di metterla in guardia, il suo spirito testardo la spinse ad andare avanti.


Quando arrivò al castello, il cielo era coperto di nuvole e il vento soffiava forte, come se cercasse di fermarla. Entrando, l'atmosfera era stranamente cupa, nonostante fosse mezzogiorno. Le pareti erano ricoperte da affreschi sbiaditi, ma ciò che catturò la sua attenzione fu un dipinto intatto che raffigurava un uomo con un volto enigmatico e occhi vuoti, senza anima.


L'ombra appare


Mentre Elisa scattava foto e studiava il dipinto, notò un movimento strano negli angoli oscuri della stanza. Ombre che si muovevano, ingrandendosi e rimpicciolendosi. All'inizio pensò che fosse solo frutto della sua immaginazione o un gioco di luci, ma improvvisamente sentì una voce sussurrare vicino a lei:

"Perché sei venuta?"


Si voltò di scatto, ma non vide nessuno. Cercò di ignorare la voce, ma ad ogni passo che faceva, l'ombra sembrava avvicinarsi sempre di più. Le porte che aveva attraversato si chiusero con violenza, e il silenzio assordante si trasformò in un sussurro inquietante.


Il confronto


In una piccola stanza al piano superiore, Elisa trovò un vecchio quaderno con appunti di Leonardo Cortini. Le note raccontavano di un'ombra viva, una creatura demoniaca che il pittore aveva evocato per dargli ispirazione artistica. Ma non sapeva che questa ombra non si sarebbe limitata a essere una fonte di ispirazione; avrebbe consumato lui e chiunque si fosse avvicinato al castello.


Le ombre cominciarono a avvolgere Elisa, e la stanza divenne così fredda che il suo respiro formava nuvole di vapore. Cercò di scappare, ma ogni porta che apriva la riportava nella stessa stanza, dove il dipinto misterioso la osservava.


La fine


Alla fine, Elisa si trovò davanti al dipinto. Notò che l'ombra che era nell'angolo della stanza cominciò a uscire dal quadro, muovendosi lentamente verso di lei. I suoi occhi incontrarono quelli vuoti dell'uomo nel dipinto, e sentì una forza invisibile che la tirava verso il quadro. Cercò di resistere, ma una voce profonda disse:

"Sei la prossima nella catena dell'ispirazione."


Il mattino seguente, gli abitanti del villaggio trovarono il castello vuoto, come sempre. Ma il dipinto era diverso; ora c'era l'immagine di Elisa accanto all'uomo misterioso, e nei suoi occhi si rifletteva un terrore eterno.


Da quel giorno, chiunque si avvicini al castello dice di sentire la voce di una ragazza che grida chiedendo aiuto, ma nessuno ha 

mai osato entrare per salvarla.


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